G.B. Spadafora sponsor della prima del film di Franco Nero.

Abbiamo avuto l’onore e il piacere di sponsorizzare la prima del film diretto da Franco Nero “L’uomo che disegnò Dio” che si è tenuta a Roma presso il cinema Adriano di Piazza Cavour.

Si tratta della seconda pellicola diretta da Nero, di cui è anche interprete insieme al 2 volte Premio Oscar Kevin Spacey, a Faye Dunaway, Stefania Rocca e Massimo Ranieri.

Il nostro a.d. Peppe Spadafora ha preso parte alla serata insieme al regista Franco Nero, all’attesissimo attore americano e al sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi.

Peppe Spadafora con il regista Franco Nero e l’attore Kevin Spacey.

Tantissimi gli ospiti del mondo dello spettacolo presenti alla prima, tra cui: Pupi e Antonio Avati, Mita Medici, Liliana Cavani, Barbara Bouchet accompagnata dal marito Luigi Borghese, Cristiano Malgioglio, Lorena Bianchetti, Ludovico Fremont, Sebastiano Somma.

Commentando la serata Peppe Spadafora ha ribadito la gioia di sponsorizzare questo evento che incrementa il connubio tra il brand GBSpadafora e il mondo del cinema che viene da lontano: dai moltissimi incontri con Stelle del grande schermo già tenuti dal Maestro Giovambattista, alle passerelle più recenti a cui hanno preso spesso parte Peppe e Giancarlo Spadafora. Tra le manifestazioni più importanti, ovviamente, la kermesse del Festival del Cinema di Venezia con la creazione da più anni, ormai, del premio International Starlight Cinema Award.

Inoltre Peppe ha ribadito l’onore contribuire alla presentazione di un film che giunge nelle sale con commenti entusiasti da parte della critica.

L’uomo che disegnò Dio racconta la storia di Emanuele (Franco Nero), un artista non vedente anziano e solitario, che insegna nelle scuole serali ed ha una capacità poco nota: nonostante la cecità riesce a ritrarre chiunque, solo ascoltandone la voce. Le uniche persone a conoscenza di questa sua dote sono Pola (Stefania Rocca), la sua assistente sociale, e i suoi studenti.

Nella sua vita tranquilla arrivano due immigrate africane, Maria (Wehazit Efrem Abrham) e la figlia Iaia (Isabel Ciammaglichella), che vanno a vivere da lui in cambio di aiuto con la casa. Mentre sta facendo un ritratto a Iaia, la ragazza registra tutto con lo smartphone e carica online il video di Emanuele che la ritrae. In breve tempo l’anziano artista diventa subito virale e viene contatto da molti curiosi e dai media, in particolare da uno show tv. Ma con la popolarità arriveranno anche i problemi…

Un film che racconta del nostro tempo, di solitudine ma soprattutto di come ciò che è “speciale e diverso” trova difficoltà nell’essere compreso e accettato.

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